Con la legge di Bilancio viene introdotta, a decorrere dal 2019, la web tax, l’imposta sulle transazioni digitali che ha ad oggetto i servizi prestati tramite mezzi elettronici. La scelta del legislatore italiano è caduta, dinanzi alle diverse opzioni, su un’imposta indiretta sul valore. Ma è la scelta giusta? Le perplessità sono molte. Se è pacifico che l’economia digitale genera ricchezza che possa giustificare la tassazione, al pari di altre quali le transazioni finanziarie, occorre però evitare che tali forme di tassazione siano discriminatorie, penalizzino settori dell’economia in crescita e non siano coerenti con le iniziative degli altri Stati o delle istituzioni internazionali.Leggi tutto