Confermata, nel programma del nuovo Governo, l’ipotesi dell’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani svantaggiati a causa del ritardato ingresso nel mondo del lavoro, di livelli retributivi bassi e di possibili periodi di vuoto contributivo, che incidono sull’importo della futura pensione contributiva. Una prima via di sviluppo potrebbe consistere nel dotare il regime contributivo di un meccanismo, legato agli anni di contributi e all’età di uscita, che avrebbe la stessa funzione dell’integrazione al minimo prevista nel regime retributivo e che garantisce una soglia mensile minima con un contributo pubblico erogato dall’INPS. Quali sono le altre ipotesi al vaglio dell’Esecutivo?
Fonte: IPSOA – Informazione quotidiana su fisco, lavoro e pensioni, bilancio, gestione d’impresa e finanziamenti.