Con l’ordinanza n. 2536, depositata in data 1° febbraio 2018, la Corte di Cassazione ha confermato che l’Ufficio può fondare un accertamento contro una società sulle risultanze delle movimentazioni bancarie dei conti correnti non solo intestati ad essa, ma anche ai soci e agli amministratori. In tali casi, peraltro, l’Agenzia deve provare, anche per presunzioni, la riferibilità degli stessi alla società. Parallelamente il giudice deve valutare se sono stati forniti idonei elementi a confermare la sostanziale riferibilità all’ente dei conti correnti intestati a tali altri soggetti.Leggi tutto