Il vaccino anti Covid-19 in azienda continua a far parlare di sé, in un dibattito diviso tra sostenitori della tesi più rigorista, ossia che sia possibile procedere al licenziamento (previa sospensione dal lavoro) del lavoratore e di una tesi meno rigorista, per cui sarebbe il giudizio di idoneità alla mansione a dover concretamente guidare l’analisi dei singoli casi. Ma il nucleo del problema non può essere risolto sulla sola base di questa, pur rilevante, dicotomia. Il vero punto della questione sta nel ruolo intrinseco del vaccino, in pratica nella sua efficacia sia verso il singolo (una volta vaccinato), sia verso i terzi e nella responsabilità delle aziende che volessero somministrare il vaccino obbligatoriamente ai propri dipendenti.
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