Nel timore che, nell’immediato, la pandemia potesse generare un numero indiscriminato di licenziamenti, il legislatore dell’emergenza ha vietato alle imprese di licenziare i dipendenti fino al 31 gennaio 2021, termine che la legge di Bilancio 2021 proroga al 31 marzo 2021. Il blocco, che riguarda i licenziamenti individuali e collettivi fondati su motivi economici, non potrà durare in eterno e non fa altro che gravare ulteriormente una situazione produttiva ed economica, oltre che sociale, già compromessa. Se nulla verrà fatto per gestire con programmi e progetti di vera politica attiva (e non di semplici “incentivi”) l’impatto degli esuberi strutturali nelle imprese, questo limbo produrrà solo danni. Perché?
Fonte: IPSOA – Informazione quotidiana su fisco, lavoro e pensioni, bilancio, gestione d’impresa e finanziamenti.