La consapevolezza che il proprio cliente stia commettendo una frode cui comunque il consulente vi partecipa, nella specie, mediante l’apposizione di visto di conformità per certificare crediti inesistenti poi indebitamente compensati, è sufficiente per configurare il concorso nel reato tributario di indebita compensazione. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente scatta anche nei confronti del professionista a nulla rilevando che non abbia tratto alcun beneficio dagli illeciti
A precisarlo è la Corte di Cassazione, sezione 3 penale con la sentenza n. 1999 depositata il 18 gennaio 2018.Leggi tutto