L’applicazione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca, nella fase cautelare, nel caso di un reato commesso da parte di più soggetti in forma di concorso di persone, è indistinta, identica per tutti e non commisurata all’effettivo profitto conseguito, in quanto è legittimata dalla sola compartecipazione volontaria alla commissione del reato. Diversamente, nella successiva fase di cognizione, la conseguente espropriazione sarà effettivamente commisurata al profitto e limitata all’effettivo valore conseguito, sulla base della puntuale contestazione delle fattispecie criminose. A chiarirlo è la Corte di Cassazione nella sentenza n. 32409 depositata il 18 novembre 2020.Leggi tutto