La decisione di operare una revisione del classamento per microzone si basa sul dato che la qualità del contesto di appartenenza dell’immobile rappresenta una componente fisiologicamente idonea ad incidere sul valore del bene, tanto che il fattore posizionale costituisce già una delle voci prese in considerazione dal sistema catastale. Può, quindi, ritenersi non irragionevole che l’accertamento di una modifica del valore degli immobili presenti in una determinata microzona abbia una ricaduta sulla rendita catastale. Lo ha ribadito la Corte costituzionale nella sentenza n. 249/2017, sottolineando anche che natura e modalità dell’operazione di revisione catastale enfatizzano l’obbligo di motivazione in merito agli elementi che hanno, in concreto, interessato una determinata microzona, incidendo sul diverso classamento della singola unità immobiliare.Leggi tutto