La legge di Bilancio 2018 stabilisce che alle aziende che convertono un contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato si applica, per un anno, lo sgravio contributivo del 50% dei contributi previdenziali INPS, con esclusione dei premi e dei contributi INAIL e fino ad un tetto massimo annuo di 3.000 euro. L’apprendista non deve aver compiuto 35 nel 2018 (30 anni dal 2019). Ma, al di là della Manovra, non devono passare in secondo piano i notevoli vantaggi di natura contributiva, economica, normativa e fiscale che accompagnano l’apprendistato, in generale, e quello professionalizzante, in particolare: quali sono?
Fonte: IPSOA – Informazione quotidiana su fisco, lavoro e pensioni, bilancio, gestione d’impresa e finanziamenti.